sabato 21 agosto 2010

LAST WEEK: VOICES.

Rieccoci, cattivissimi e violenti.

Siamo all'ultimo giro, restano da registrare la voce, le voci, i rumori, le cazzatelle divertenti.
Ovviamente siamo tutti un po più tranquilli (tranne J. che deve fare il grosso del lavoro) coscenti del fatto che sta per arrivare la parte più divertente e piacevole; abbandoniamo lo studio tartaruga e ci spostiamo di cento metri, a casa di Nicola nella sala prove che si presta di più alla registrazione della voce essendo essa più piccola e insonorizzata.

(donnine e uomini nudi nella saletta)

Sempre con i nostri 4 pannelli insonorizzanti prestatimi da mio cugino, rinchiudiamo J. in un angolo della stanza, dove una colonnina di cemento fa da chiusura laterale(precedentemente usato durante le prove per accatastare tutte le cose inutili e spazzatura), e sempre con l'aiuto del nastro isolante appendiamo i pannelli di gomma piuma ad aste e sostegni... il risultato è più o meno questo:
La costruzione riesce abbastanza bene, purtroppo l'unica maniera per entrare è strisciando, ma sembra non essere un problema per J. Forse le foto non rendono al 100% ma vi assicuro che la nostra sala prove sembra davvero un angolo di terzo mondo.
(Josè entra)

(nonsense)

Ad ogni modo cominciamo a registrare la voce. Michele dice che Josè migliora a vista d'occhio con l'esercizio che sta facendo nel registrare, J. conferma... io e Nicola non ci esprimiamo, ma forse non ce ne intendiamo o abbiamo poca fiducia nel nostro amico, ciò che infondo ci importa parecchio è che metta il cuore e si senta il sentimento una volta messo tutto su nastro, ...ecco cmq un video che mostra le fatiche di Josè in vari take!
(hahahahahahahahahah)

Di fatto non procediamo con un predciso ordine, appunto perchè ogni seguente giorno ci accorgiamo di miglioramenti che si potrebbero fare; dunque, tra una voce e l'altra abbiamo il tempo (io e Nicola) di abbandonare i stupidi passatempi da studio e registrare tanti rumori e coretti gagliardi. Come? Vi state chiedendo se Nicola si è sentito un pò gaio dopo i coretti? ecco una foto che risolverà ogni vostro dubbio.
(gaio e maniaco omicida)

 (winty segue)

(comer y beber)

 (miele, miele, miele)

(Michele il paziente)

(desfo)
(i piatti che mancano)

(fish)

(belano le pecore)

(l'altro lato mai fotografato della stanzetta)

I seguenti scatti sono stati fatti prima di abbandonare la stanzetta, l'ultimo giorno di registrazioni, tanta igene.
Ci aspettano settimane di mixssssssss.
(room)
(room and J.J.)

venerdì 20 agosto 2010

SECOND STEP, BASS AND GUITARS.

Il lunedì della seguente settimana ci si dà appuntamento a casa mia, anzi, nella mia cantina/taverna rinominata per l'occasione "Studio Tartaruga" (la finestra che guarda sul giardinetto inquadra il il piccolo box delle mie due tartarughe).

Dopo aver messo in ordine la stanza e adibita per bene a sala registrazione con pannelli insonorizzanti, altri aggeggi di fortuna e ovviamente porcherie da mangiare e iniziamo a dare mano quanto registrato la settimana precedente cercando di capire in che direzione lavorare.

Decidiamo di registrare il basso. Le registrazioni portano via un paio di giorni, lo registriamo un po io e un po Josè. Già siamo rimasti senza bassista; nessun problema con Riccardo (il bassista) con lui per fortuna siamo ancora molto amici.

(Quando serve l'atmosfera giusta, allo studio tartaruga c'è anche l'atmosfera giusta)

Segue una settimana di ricerca ed esperimenti su suoni e attitudini, passi molto delicati durante la stesura di un disco, per fortuna passati con con tranquillità grazie all'immensa saggezza di Michele Zamboni che riesce a farci capire quali sono le possibilità e le alternative; si prosegue insomma con molto fervore e voglia.
Iniziano infatti a delinearsi i primi tratti di quello che diventerà il Disco; piano piano intravediamo il lavoro come viene, scrutiamo, ogni tanto aggiungiamo qualche sfumatura, continuiamo ad osservare il suo evolversi.

Potevano mancare momenti spassosi? Ovviamente no.
Nicola spesso fa capolino allo studio tartaruga per vedere come procedono i lavori, e ovviamente, non essendo parte attiva delle registrazioni, mentre josè od io suoniamo, si perde in scherzoni e foto da vero birbone.
 
(il mio alluce...hey sembra un culo!)

(J.J. 100%gaio) 

(shit)

Tornando seri, nonostante i mavel siano pieni di entusiasmo, sono costretti a fare i conti con i primi intoppi causati dall'inisperienza da primo disco...un paio di pezzi stanno venendo un po più lenti di quanto pensavamo quando abbiamo deciso i  tempi di metronomo, e (come detto nel precedente post) in un pezzo Nicola si dimentica un piatto. Nessuna paura, qualche rimedio lo troviamo, ma di questo parleremo nel post successivo abbiate pazienza. Il resto dei pezzi sta venendo benone e questo ci solleva e rinquora molto per il duro lavoro, beccatevi come Michele ci pizzica mentre ascoltiamo un pezzo...la coordinazione è spaventosa:
(io a sinistra, J. a destra)

(studio tartaruga)

Di seguito qualche foto più seria dello studio tartaruga, dove abbiamo passato 6 o 7 caldi giorni.
(si vede poco ma dietro al tavolo dove sta il portatile vi è una baraccopoli di clandestini fatta con pannelli insonorizzanti e scotch)

(brugole)

(tabella di marcia)

(il figo della situazione)

 (mellammerdaaaa)

 (di chi è questo gaio piede?)


(birba)


(gambe pelose, piedi gai)

REGISTRAZIONI, GO!

Bene, vediamo di raccogliere su questo blog un pò tutti i momenti che abbiamo passato durante le registrazioni del nostro primo spassosimo cd.

Il cd conterrà 7 pezzi, abbiamo deciso di registrarlo in maniera autonoma (principalmente per le scarse disponibilità economiche) chiedendo aiuto a Michele Nicoli (Canadians, Sciarada, soundtrack for your acoust summer...) per quanto riguarda le registrazioni della batteria e a Michele Zamboni per tutto il resto(registrazioni basso, chitarre, voce, mix, master...direzione artistica).

Le registrazioni vere e proprie iniziano lunedì 2 agosto.
Alle 10 di sera ci rechiamo a casa di Michele Nicoli, per iniziare a registrare la batteria; lo studio "Under The Pool" di M. è situato sotto la piscina di casa sua che stà a sua volta isolata in un gaio angolo di verde giardino, uno spettacolo insomma! Tutto ciò ci permette di entrare subito nella condizione mentale giusta per affrontare le registrazioni divertendoci al tempo stesso, ci accompagna costantemente il rilassante (e stimolante) rumore di acqua che gocciola e fluisce.

 
Veniamo al sodo. Nonostante la tarda ora (le sessioni di registrazioni all'Under the Pool dureranno 4 o 5 ore a sera per tutta la settimana, qualcosa come dalle dieci e mezza alle 02.30) si lavora bene e pieni di entusiasmo, M. è super simpatico e disponibile e questo rende tutto più piacevole, così la prima nottata scorre veloce cercando di capire quali pezzi di batteria sfruttare dalle 3 batterie portate in studio, alle 03.00 decidiamo che i suoni sono soddisfacenti.
 (Michele Nicoli a sinistra, Josè Josè Perez a destra)
 (Josè se la dorme in macchina)
Le nottate che seguono scorrono altrettanto veloci ed allegre grazie soprattutto alle tante bevande simpatiche e sporcizie portate e offerte, io sono incaricato a drogare Nicola di redbull; molti bei momenti tra saggi consigli e scherzoni insomma.
Riusciamo a portare a casa abbastanza tranquillamente tutti i pezzi, mai esagerati problemi con il metronomo tanto che tutti fanno complimentoni al buon Nicola che affronta con calma e sicurezza le sue prime registrazioni con metronomo (ci accorgeremo poi nelle sessioni di basso e chitarre che in un pezzo si dimenticò di mettere i piatti durante tutti i ritornelli, PANICO!, ma di questo e di altre disavventure/rimedi di emergenza avremo occasione di parlare più avanti nel blog;-))
 Nell'ultimo giorno di permanenza all'Under the Pool, mentre Nicola registra fatica e suda, io e Josè ci facciamo un tuffetto (goffo) nella piscina di M.
                             
(il video è statso tagliato perchè ricco di contenuti vietati ai minori)

                       
(wintana)
Andemo in mattinata del seguente giorno a trovare M. nel suo fichissimo appartamento a Verona, dove avremo occasione di apprezzare/discorrere di buona musica, conoscere le sue tartarughe d'acqua, farci passare su hard disc tutte le batterie registrate le precedenti notti e ovviamente ringraziarlo per tutto il suo lavoro e i suoi attenti consigli.